Scovarla e combatterla, giocare d'anticipo è la chiave vincente.

Nemica N.1 delle piante, da interno e da esterno, la cocciniglia si diffonde molto facilmente e la difficoltà nella sua eliminazione deriva dall'intervento tardivo, quando si è già ben "insediata" sulle piante.
Per questo è importante intervenire tempestivamente nello stadio iniziale, in modo da rendere più efficaci i trattamenti e utilizzare la minor quantità possibile di insetticida.

Come fare? Osservando bene le piante, soprattutto sotto le foglie, dove si intrecciano i rametti, vicino ai piccioli...dove si nasconde facilmente!
Tre sono i tipi più diffusi nel nostro paese:
1. cocciniglia cotonosa, a sinistra nella foto, con ammassi morbidi biancastri appiccicosi.
2. coccinglia a scudetto, al centro della foto, piccole incrostazioni circolari o a virgola, di colore rosso/bruno o nerastro.
3. cocciniglia a piastre cerose indurite, a destra nella foto, semisfere o ammassi irregolari bianchi o marrone chiaro induriti.
Purtoppo questa malattia attacca molte specie: piante sempreverdi, caducifoglie, grasse e fruttifere.
L'arma vincente è combatterla da giovane, quando sono ancora permeabili agli insetticidi naturali e non.
La lotta biologica può essere effettuata con oli minerali che, ricoprendo la cocciniglia, ne chiude i pori e le strutture respiratorie "soffocandola". Questo intervento va ripetuto ogni 10-12 giorni, bagnando l'intera chioma della pianta.
Anche il sapone di marsiglia e il sapone molle di potassio possono debellare una cocciniglia giovane, così come i macerati a base di nicotina di tabacco o di ortica.
Nel caso in cui la cocciniglia sia ormai ben radicata è inevitabile usare insetticidi chimici, che uccidono la cocciniglia per ingestione.

La PREVENZIONE rimane di sicuro l'arma più vincente: effettuare controlli regolari tra le chiome e sotto le foglie, garantire adeguato arieggiamento tra i rami e tra le piante e la corretta esposizione solare, farà crescere piante sane e resistenti!